Pensando che la fotografia tradizionale presenta ai nostri occhi solo estratti della realtà, l'artista sudcoreana JeeYoung Lee, propone brani tratti dal suo cuore, dalla sua memoria, o dai suoi sogni. Aggiunge creatività alle pose plastiche e alle performance teatrali racchiuse in esse, in modo da mostrare la vita nei suoi bisogni di espressione e interrogazione. Per settimane, a volte mesi, crea il tessuto di un universo nato dalla sua mente entro i confini del suo piccolo studio di 3x6 metri. Lo fa minuziosamente con straordinaria pazienza, in modo da escludere qualsiasi alterazione fotografica. Così questi mondi diventano reali e si concretizzano: la fantasia torna al tangibile. L’artista è raffigurata in ogni opera, come fossero autoritratti, ma non è mai ripresa frontalmente perché non vuole mostrare se stessa ma la sua anima, i suoi desideri, la sua identità.
è in mostra con il suo lavoro Stage Of Mind alla dal 7 Febbraio al 7 Marzo.
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